venerdì 21 febbraio 2014

LE LACRIME DEI POETI


Ultima da Svetlana Gandini e me ..
    
                                LE LACRIME DEI POETI
Cercami
quando cammino lento sulla corrente tumultuosa,
calmo é il mio respiro nell'affanno tra la folla.
Abbracciami
quando ti vedo al tramonto sul mare,
nel germoglio di una stella.
Ho rimosso
lo spazio di albe assopite,
dall'adulazione dell'infido tempo
soffocando i sogni pitturati di luce ..
 L' esser poeti é com'esser bambini
fragili e biricchini,
immergersi nel profondo
sciogliere financo statue di sale,
é denunciare ogni re nudo.
Ma quando piangiamo
a nessuno é concesso
di vederle quelle lacrime
e solo di questo, chiediamo perdono ..
La sera porta nuvole, il vento annuncia la bufera,
della notte appallottolata nell'odore dei ricordi.
Io vivo e semino pianto,
 stringimi quando accendo le mani
al tuo timido stupore,
non più lacci nella corteccia
non più parole spogliate,
un gorgoglio vorticoso, un risalire alla luce,
sfioro il mondo con le tue carezze.
Abbracciami il petto scavato dal vento,
ascolto la tua voce nel silenzio
e ti dico addio dagli occhi,
ma non dal cuore ..

domenica 9 febbraio 2014

MALEDICO IL MIO CUORE





                 MALEDICO IL MIO CUORE
Dipanasti brume d'attesa e tremai ..
tu, fiati di selvagge albe,
t'accolsi in petto, leggerissima brezza ,
credevo che potesse cambiare tutto;
chi sei ? Davvero non lo so ..
 amara sincerità, crudele sentenza
che quando mai credevo potesse,
quando mai pensavo che ancora;
tu, mio tabù, estasi e tormento
ed invece, il verdetto, : sei troppo "stronzo"!
Voglio ubriacarmi di parole,
osservare con te un ultimo tramonto,
solo con i tuoi crucci, i tristi pensieri...
e i mendicanti ricordi;
per loro, le mie cicatrici baciavano via i tuoi lividi;
ora silenti dentro, sono uno scroscio,
goccioline fitte e brevi,
sono un pozzo per tutte le tue lacrime,
sponde gemelle del mio scorrere inquieto.
Dimmi chi sei adesso, dimmi;
vienimi sulle labbra,
vienimi sulla pelle,
e dunque aspetto,
come teneramente, insanamente aspettai.
Potremmo andarcene a spasso sotto alla pioggia
che poi sarebbe bello vedere i miei occhi,
contro il cielo grigio
loro, unico scuarcio d'azzurro;
ma ora sono solo, io e me,
e a me rimarrà il tuo dolore,
a te invece, con rispetto, il mio amore.
Sappi che abbiamo fame d'eterno,
noi, noi pazzi da morir d'amore ..
Per te, ho vestito di attese le ore,
rovesciate come tasche
e chissà se,
se riuscirò mai, io
cuore in tumulto,
profumo di mare e di risate
sere di gioventù, di sabbia, di vento ..
io che mi limitavo a camminare col cuore,
cos'altro mai avrei potuto desiderare,
in fondo, di più;
ho succhiato tenace ogni goccia,
di quest'ultimo residuo d'amore,
da una mano che fu giovane e generosa
 ed ora crudele, mi nega la vita.
Ti guardo nei miei pensieri
e malinconico mi dileguo,
a occhi chiusi, senza respiro...
perdutamente
cercandoti
negli angoli del mio cuore
eppoi sconfino,
tra le lacrime silenziose...