sabato 17 agosto 2013

          

LORENZO DE' MEDICI
                                           Trionfo di Bacco e Arianna

Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna, belli e l'un degli ardenti;
perché 'l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti, stan contente tutta via.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Questi lieti satiretti, delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti, han lor posto cento agguati:
or da Bacco riscaldati, ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro, da lor esser ingannate,
non puon far a Amor riparo, se non genti rozze e ingrate;
ora insieme mescolate suonan, cantan tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Questa soma che vien drieto, sopra l'asino è Sileno,
così vecchio è ebbro e lieto, già di carne e d'anni pieno;
se non può star ritto, almeno ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Mida vien drieto a costoro, ciò che tocca oro diventa.
E che giova aver tesoro, s'altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Ciascun apra ben gli orecchi, di doman nessun si paschi;
oggi siam giovani e vecchi, lieti ognun giovani e maschi.
ogni triste pensier caschi, facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Donne e giovinetti amanti, viva Bacco, viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti! Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore! Ciò c'ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.

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