LA MIA BOHEME (fantasia)
Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;
anche il mio cappotto diventava ideale,
andavo sotto il cielo, MUSA! ed io ero il tuo leale;
oh quanti amori assurdi ho trasognato.
Nei miei unici calzoni avevo un largo squarcio.
Pollicino sognatore, in corsa sgranavo rime,
il mio castello era l'orsa maggiore,
le mie stelle in cielo facevano un dolce fru fru..
le ascoltavo, seduto sul ciglio della strada,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte gocce di rugiada, come un vino vigoroso;
in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche
come fossero lire, tiravo gli elastici delle mie suole ferite;
con un piede contro il cuore.
Arthur Rimbaud
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