giovedì 15 agosto 2013

  

ANGELO POLIZIANO       La ballata Delle Rose

I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino
di mezzo maggio, in un verde giardino.

Eran d'intorno, violette e gigli,
fra l'erba verde e vagli fiori novelli,
azzurri, gialli, candidi e vermigli,
ond'io porsi la mano a còr di quelli
per adornar è mie' biondi capelli
 e cinger di ghirlanda el vago crino.

I' mi trovai fanciulle....

Ma poi ch'ì ebbi pien di fiori un lembo,
vidi le rose e non, pur d'un colore,
io corsi allor per empir tutto el grembo,
perch'era sì soave il loro odore
che tutto mi sentì destar el core
di dolce voglia e di piacer divino.

I' mi trovai fanciulle...

I' posi mente quelle rose allora,
mai non vi potre' dir quant'eran belle,
quale scoppiava dalla boccia ancora,
qual'erano un pò passe e qual novelle.
Amor mi disse allor, : va' cò' di quelle
che più vedi fiorite in sullo spino.

I' mi trovai fanciulle...

Quando la rosa ogni suo' foglia spande,
quando è più bella, quando è più gradita,
allora è buona à metter in ghirlanda,
prima che sua bellezza sia fuggita;
siccé fanciulle, mentre è più fiorita,
coglian la bella rosa del giardino.

I' mi trovai fanciulle....

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